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PROGETTO S3 – Promuovere di più la cultura della sicurezza stradale a scuola.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’incidentalità stradale è la prima causa di morte fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni. Inoltre, secondo i dati Aci – Istat, a Roma, nel 2013, si sono verificati più di mille incidenti al mese, quasi tredicimila in un anno, con un tasso di mortalità pari a 0,78. Il Grande Raccordo Anulare, purtroppo, è una delle strade d’Italia con la maggiore densità di incidenti stradali: nel tratto all’altezza di Portonaccio vi è un tasso di 14,6 incidenti per chilometro. Nel Lazio, infine, nel 2013 sono rimasti coinvolti in incidenti 97 ciclisti ma, soprattutto, sono stati 39 i pedoni uccisi, dato che pone la Capitale al primo posto in tale graduatoria.

Per fronteggiare sul campo questi dati, il MODAVI Onlus, grazie al finanziamento della Regione Lazio, ha realizzato il Progetto S3 – Sicurezza Stradale a Scuola. Il Progetto S3, che ha coinvolto ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 anni, si è svolto all’interno di quattro scuole del territorio romano, due di primo grado e due di secondo grado: l’Istituto “Villa Flaminia”, l’ITC “Poseidone”, l’Istituto “Alberti” e l’Istituto Paritario “Caterina Cittadini”.

Il progetto – realizzato per diffondere la cultura della sicurezza stradale e per promuovere stili di vita sani e responsabili tra i giovani utenti della strada che si approcciano per la prima volta alla guida di motocicli, minicar e auto – si è articolato in incontri formativi in aula, attraverso lezioni frontali, visione di video, giochi di ruolo e confronto tra i ragazzi coinvolti, puntando alla peer education come risorsa indispensabile del gruppi adolescenziali. L’interazione formativa così strutturata ha consentito ai ragazzi di potenziare il proprio equilibrio personale e, nel contempo, ha inciso nel modificare quei comportamenti a rischio messi in atto alla guida di auto o moto. Nello specifico, ha puntato all’utilizzo ottimale dei cinque sensi, migliorando la percezione e l’osservazione del contesto, all’incremento dell’uso dei dispositivi di sicurezza attivi e passivi e all’acquisizione di tecniche corretta di guida.

Dall’indagine sulla percezione dei comportamenti alla guida e sulle conoscenze in materia di sicurezza stradale, promossa dal MODAVI Onlus tra i giovani partecipanti al progetto, emerge che il 54% dei ragazzi intervistati dichiara che il loro comportamento a rischio più frequente sia la distrazione. Solo il 23 % dei partecipanti ha risposto correttamente alla domanda sui limiti, previsti dal Codice della Strada, al tasso alcolemico consentito alla guida. Inoltre, emerge chiaramente la centralità del ruolo dei genitori nell’educazione stradale: se per il 54% dei giovani intervistati la conoscenza del Codice della Strada è fondamentale, emerge chiaramente che il 72% dichiara di aver appreso le norme per guidare dai propri genitori.

“Appare decisamente allarmante che il 77% dei giovani intervistati all’interno del Progetto S3 non sappia quali siano i limiti alcolemici consentiti dalla legge. – dichiara  in una nota Maria Teresa Bellucci, Presidente Nazionale del MODAVI Onlus – L’educazione dei cittadini del domani, anche attraverso le attività di promozione di stili di vita sani come la formazione nelle scuole sulla guida sicura e responsabile, è un passo fondamentale per ottenere un futuro migliore per l’intera comunità. Ci auguriamo che l’esperienza fatta in questi giorni con il Progetto S3 possa essere solo il punto di partenza per un programma di prevenzione sulla sicurezza stradale, tematica che, sciaguratamente, resta ancora in una posizione marginale rispetto ad altre tipologie di interventi”.

Le attività progettuali si sono concluse questa mattina, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Alberti”, con la cerimonia di premiazione dei vincitori dei concorsi legati al progetto.