Dicembre 2008 – Marzo 2010
“Non cadere nella rete” è un intervento volto alla sensibilizzazione delle famiglie sui rischi inerenti un utilizzo non consapevole di Internet da parte dei minori nelle problematiche relative alla pedofilia e allo sfruttamento sessuale. Il progetto è stato realizzato in sei regioni: in Lombardia (a Milano), Umbria (a Perugia), Toscana (a Siena), Abruzzo (a Chieti) ed in Puglia (a Foggia).
L’attività progettuale realizzata ha avuto un forte carattere innovativo, non soltanto nella realizzazione di un portale finalizzato a guidare e indicare le procedure necessarie ad un utilizzo sicuro di internet, ma anche e soprattutto per il fatto che, parallelamente, si è agito con strumenti cartacei e con incontri nelle scuole, al fine di trasmettere le competenze necessarie per utilizzare questi strumenti non solo agli alunni ma soprattutto ai genitori e docenti che, spesso, sembrano avere competenze inferiori a quelle dei ragazzi. Nel breviario, infatti, sono state spiegate, passo dopo passo e con terminologie semplici, le basi di utilizzo del computer, in modo che le procedure di sicurezza possano essere svolte anche da utenti che non hanno familiarità con il computer. Dagli studi attuali, emerge, infatti, l’esistenza di una forte distanza tra le conoscenze informatiche dei genitori e quelle dei minori, rendendo molto difficile sia la comprensione della problematica affrontata dal progetto, sia la possibile attivazione delle protezioni per utenti che non sono in possesso delle competenze di base.
È stato istituito un numero dedicato, con il fine di offrire consulenza tecnica continua per l’installazione dei filtri ed accogliere le segnalazioni di siti e chat particolarmente pericolosi per i minori in modo d’aggiornare, costantemente, la black list e comunicare, alle autorità competenti, tutte le informazioni necessarie per rintracciare ed oscurare i siti, perseguendo a norma di legge gli autori ed i responsabili.
Ente finanziatore: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali