Alienum phaedrum torquatos nec eu, vis detraxit periculis ex, nihil expetendis in mei. Mei an pericula euripidis, hinc partem.
+ 39 06 8424 2188
info@modavi.it
Via Carlo Poma, 2
Roma
Lunedi - Venerdì
9:00 - 18:00

Legge Stabilità, MODAVI: Aggrava crisi economica e dei valori.

Pesano i tagli a famiglie, giovani e Servizio Civile

La Camera, nello scorso fine settimana, ha approvato la fiducia posta da governo sulla Legge di Stabilità e sulla Legge di Bilancio dello Stato, che ora passa all’esame del Senato. Le variazioni alla Legge di stabilità confermano la nostra preoccupazione per il mancato superamento della crisi economica e dei valori. “Speravamo che la riforma del Terzo Settore rispondesse alla volontà del Governo di stare vicino ai bisogni di tutela e promozione sociale dei giovani e delle famiglie. – dichiara Maria Teresa Bellucci, Presidente Nazionale del MODAVI Onlus – Invece, amaramente, constatiamo l’assenza di fondi per le politiche giovanili, il taglio di 8 milioni per il Servizio Civile e la scelta di finanziare le non autosufficienze con 150 milioni di risorse destinate alla famiglia”.

Analizziamo, di seguito, alcune variazioni di particolare interesse per il futuro dei giovani e delle famiglie italiane:

 

  • BONUS BEBE’: L’assegno di 80 euro al mese sarà dato alle famiglie con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 25.000 euro annui. L’importo raddoppia nel caso in cui l’Isee risulti non superiore ai 7.000 euro annui. FONDO
  • FAMIGLIA, ASILI E NON AUTOSUFFICIENZE: Nel 2015 le risorse del Fondo famiglia si riducono rispetto al ddl del governo. Il fondo per le non autosufficienze viene incrementato di 150 milioni di euro, salendo a 400 milioni; le risorse vengono prelevate dal fondo per la famiglia. Altri 100 mln andranno decurtati dal fondo famiglia e destinati per il rilancio del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, ovvero asili nido e servizi integrativi. Dallo stesso Fondo famiglia vengono presi altri 8 milioni per il 2015, da destinare al Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.
  • BUONI ACQUISTO: Vengono stanziati 45 milioni, da utilizzare per la concessione di buoni per l’acquisto di beni e servizi per l’infanzia. Il beneficio è pari a mille euro all’anno, in buoni acquisto per le mamme che hanno almeno quattro figli e un reddito Isee inferiore a 8.500 euro, pari a circa 32mila euro di Ise, con cui poter comprare prodotti e servizi per i figli.
  • FONDO SCUOLA: Il ‘Fondo per la buona scuola’, con una dotazione di un miliardo, sarà destinato alle assunzioni (inizialmente limitate ai docenti ed estese, nel corso dell’esame in commissione, anche al personale dirigente e ata). Viene inoltre ridefinita la composizione delle commissioni per gli esami di maturità.
  • SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Riduzione del Fondo di 8 milioni di euro.

 

Stando all’analisi delle variazioni introdotte, emerge esplicitamente l’intenzione, di questa maggioranza, di non dare risposte concrete e stabili all’istituto della famiglia, perno della società. Misure come i buoni acquisto per beni e servizi per l’infanzia, o il bonus bebè, sono solo palliativi che denotano l’assenza di una strategia politica in materia, in grado di superare l’approccio emergenziale, adottato dagli ultimi esecutivi, ed acuito da spendig review e crisi.

Tali modifiche sono state introdotte a seguito della fase di consultazione e dialogo con la Commissione Europea sul Documento Programmatico di Bilancio per il 2015 (DPB), inviato lo scorso 15 ottobre, e comportano una revisione degli obiettivi economici dello Stato, definita dal Governo.

La mancanza di risorse destinate alle politiche per l’infanzia, l’adolescenza, i giovani e le famiglie segnalano, senza ombra di dubbio, l’assenza di una visione strategica degli interventi destinati a queste categorie, il futuro della nostra Italia. Ci auguriamo che il Governo possa accogliere le modifiche da noi auspicate in sede di discussione al Senato.