“Amara ironia, almeno speriamo, quella del medico-senatore Ignazio Marino (Pd) sulla liberalizzazione di quelle che lui definisce ‘droghe leggere’ al programma di Radio2 Un giorno da pecora”. Afferma Irma Casula, presidente del Modavi (Movimento delle associazioni di volontariato italiano).
“Accostare la cannabis a un farmaco antidolorifico od antidepressivo è inaccettabile. Come gia’ evidenziato da recenti studi internazionali (Cannabis use and suicidal ideation, The University of Melbourne, Department of Economics, Research Paper Number 1155) – prosegue Casula – ‘chi utilizza la cannabis quotidianamente è affetto da disturbi di ansia e depressivi e quindi risulta essere più esposto ad un maggior rischio di suicidio’”.
“Inoltre, – conclude – visto che secondo Marino le droghe aumenterebbero l’appetito, chissà se ne consiglierebbe l’assunzione per combattere l’anoressia! Per migliorare l’umore gli consigliamo un bel film comico o una pizza in compagnia degli amici: costano meno della droga e non hanno effetti collaterali”.
