
Gli studenti che abbandonano precocemente la scuola in Italia sono tantissimi, un fenomeno diffuso in tutto il Paese. Secondo i dati del Miur – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – resi noti a giugno 2015, uno studente su quattro non è ammesso all’anno successivo per le troppe assenze; il 17,75% degli studenti non riesce a completare un percorso scolastico o formativo e abbandona la scuola. I numeri salgono per gli over 17, poiché i ragazzi escono dall’obbligo di istruzione, e in particolari regioni del Sud Italia (in testa Sicilia, Sardegna e Campania). In aumento anche il trend rispetto ai dati rilevati nelle passate analisi del fenomeno, come evidenziato dal “Rapporto Italia 2015” di Eurispes.
Gli effetti della dispersione scolastica si rilevano direttamente nel mondo del lavoro: l’insufficiente sinergia tra scuola e imprese si traduce nella mancanza di comunicazione tra la sfera educativa e quella immediatamente successiva dell’occupazionale, con il risultato che i ragazzi si immettono nel mercato del lavoro impreparati e incapaci di utilizzare al meglio il proprio potenziale. Da qui la necessità di rendere più stringente la relazione scuola-lavoro, per far sì che la preparazione dei ragazzi sia propedeutica al loro ingresso nel mercato del lavoro, rendendo al contempo la scuola più attrattiva e capace di contrastare concretamente il fenomeno della dispersione.
«Nell’ambito della Strategia Europea 2020 – spiega Maria Teresa Bellucci, Presidente Nazionale del MODAVI Onlus – trova particolare rilevanza l’obiettivo dell’inclusione sociale, in relazione al quale gioca un ruolo fondamentale il contrasto alla dispersione scolastica. Concorrere alla riduzione di questo fenomeno significa investire sul futuro dei giovani, della nostra Italia e dell’Europa tutta».
Ecco perché il Modavi, da sempre impegnato e attento alla tutela delle fasce più deboli della popolazione, in particolare nella promozione delle opportunità per i giovani, da luglio è impegnato nel Progetto “La Classe non è Acqua – Azioni di prevenzione e Contrasto della Dispersione Scolastica”, finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Il Progetto, rivolto agli studenti di otto Istituti Scolastici del Comune di Napoli (provincia fortemente colpita dal fenomeno di abbandono scolastico), di età compresa tra i 14 e i 18 anni, mira ad arginare l’esclusione sociale dei giovani a rischio di abbandono, attraverso una strategia tesa a fornire gli strumenti per l’individuazione, il recupero e la valorizzazione delle motivazioni volte ad affrontare un percorso scolastico orientato e orientante. A tal fine sono realizzati laboratori di peer-education, guidati da professionisti di riferimento (psicologi, educatori, mediatori culturali) e incontri con le famiglie degli studenti coinvolti nel progetto, strategicamente finalizzati alla prevenzione della dispersione scolastica e al tentativo di instaurare forme di collaborazione tra le famiglie ed il personale scolastico. Grazie al supporto di personale qualificato, i genitori sono stimolati ad una lettura più efficace di eventuali segnali di disagio dei propri figli. Inoltre, in ogni Istituto scolastico coinvolto nel progetto, viene attivato uno Sportello di supporto gratuito rivolto agli studenti in difficoltà, al personale non docente (ATA) e ai genitori, nell’intento di recepire gli elementi di cambiamento, crescita e criticità che caratterizzano alcune fasi della vita dei ragazzi, allo scopo di favorire opportune strategie di comunicazione e mediazione tramite interventi adeguati, tesi ad evitare la dispersione scolastica e favorire il successo formativo.