
“Fondamentale valorizzare e favorire la libertà associativa dei cittadini”
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Si è tenuta oggi, presso la XII Commissione della Camera dei Deputati – Affari Sociali, l’Audizione del MODAVI Onlus sul Disegno di Legge 2617 di Riforma del Terzo Settore. Il Presidente Nazionale, Maria Teresa Bellucci, ha avanzato numerose proposte di miglioramento del testo base, appositamente raccolte all’intero di un Documento, consegnato alla Commissione, contenente gli emendamenti presentati dal MODAVI Onlus.
Tra le proposte illustrate dal Presidente ai membri della Commissione figurano: la necessità di salvaguardare le peculiarità delle diverse forme di associazione; l’istituzione di un’Authority garante indipendente in grado di assicurare i più alti standard di trasparenza, legalità e merito, all’interno del comparto; la previsione di un Fondo di rotazione destinato a finanziare gli investimenti in beni materiali e immateriali e la piena stabilizzazione del 5×1000, con l’eliminazione dei tetti massimi.
Inoltre, particolare attenzione è stata dedicata al Servizio Civile Nazionale. Dopo aver apprezzato l’intenzione del Governo di arrivare a quota “100mila giovani”, è stata fortemente criticata l’incongruenza tra l’effettiva riduzione di 8 milioni delle risorse a disposizione e i proclami dell’esecutivo, unitamente alla scelta di snaturare la Garanzia Giovani, utilizzata per finanziare il Servizio Civile. Infine, il MODAVI Onlus ha ribadito, con decisione, l’importanza del Servizio Civile come difesa non violenta della Patria ed il riconoscimento delle competenze acquisite dai volontari durante il percorso, anche ai fini concorsuali.
“La Riforma del Terzo Settore dovrebbe aprire la riflessione sul welfare in Italia, ragionando su di un nuovo paradigma economico e sociale nel suo complesso, in grado di rispondere alle difficoltà degli enti pubblici nell’adempiere al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini. – dichiara Maria Teresa Bellucci, Presidente Nazionale del MODAVI Onlus a margine dell’audizione parlamentare – Valorizzare e favorire la libertà associativa vuol dire promuovere attività di interesse generale per il bene comune. Eliminare l’incertezza dei fondi del 5×1000, rinnovati anno dopo anno, sarebbe già una svolta epocale per chi, come noi, lotta ogni giorno in prima linea per la rimozione del disagio e la promozione di stili di vita sani. Sin dal principio, abbiamo accolto favorevolmente l’intenzione del Governo di riordinare la disciplina del Terzo Settore ma la strada da fare è ancora tanta: penso all’assenza di risorse economiche per una concreta promozione del Terzo Settore, alla riduzione di 8 milioni per il fondo destinato ai progetti del Servizio Civile e all’opportunità mancata della Garanzia Giovani. Ci auguriamo che questa riforma sia solo il primo passo, il MODAVI Onlus continuerà a offrire il proprio contributo per una reale valorizzazione della libertà associativa nell’interesse unico dei cittadini.”