
Nel giorno in cui i sindacati hanno proclamato lo sciopero contro le misure previste nella legge di stabilità, il Modavi richiama l’attenzione sulla questione giovanile che a Roma e in altre città italiane si sta manifestando con alcune azioni simboliche. Alla luce del prossimo vertice europeo sull’occupazione giovanile annunciato da Enrico Letta dove speriamo si trovino risposte serie e concrete, la preoccupazione posta nei confronti dei giovani ci consola ma temiamo si tratti sempre e soltanto di buone intenzioni.
Ad oggi il fondo per il Servizio civile nazionale, il cui valore è stato recentemente riconosciuto anche dal ministro Giovannini, è ridotto ai minimi termini; il programma “Diritto al futuro” varato nel 2010 dall’allora ministro Meloni, è stato prima sottaciuto dal governo Monti poi snaturato da quello Letta. Fornire a ciascun giovane una soluzione di introduzione nel mercato del lavoro, come richiesto dall’Ue nella “garanzia giovani”, rischia di essere impossibile in Italia senza dare alle imprese la possibilità di creare nuovi posti di lavoro ed assumere con agevolazioni fiscali veramente incisive.
La questione giovanile non si esaurisce nella disoccupazione, oggi ai massimi storici. L’emergenza riguarda anche il diritto alla casa, l’idea di famiglia, il disagio e le devianze, la mancanza cronica di luoghi di aggregazione sociale liberi e sani, gli ostacoli posti sul percorso di crescita a causa della mancata valorizzazione del merito. Concentrarsi sul lavoro è necessario ma non è sufficiente se non inserito in un piano organico e più complesso.