“Bene lo stralcio della norma che prevedeva la possibilità di devolvere il 5×1000 alla Scuola, ci auguriamo che questo periodo serva al Governo per riflettere su come mantenere, e facilitare, la distinzione tra scuola e terzo settore in questa delicata materia finanziaria”. Con queste parole, il Presidente Nazionale del MODAVI Onlus, Maria Teresa Bellucci, ha accolto positivamente la notizia in questione.
In qualità di Federazione Nazionale di associazioni operanti nel comparto, siamo contenti che l’esecutivo abbia accolto le riflessioni provenienti dal mondo del Sociale che hanno portato alla soppressione dell’articolo 17 del ddl della «Buona scuola». La norma prevedeva che il 5×1000 dell’imposta IRPEF, a discrezione del cittadino-contribuente, poteva essere destinato dai genitori all’istituto scolastico dei figli.
Questo annuncio assume una particolare rilevanza poiché rimedia alla preoccupante notizia dei giorni scorsi quando la Commissione Bilancio della Camera aveva dichiarato non ammissibili tutti gli emendamenti che prevedevano una differenziazione tra un #5×1000 destinato alla scuola e uno destinato al non profit.
A nostro avviso, questa scelta danneggiato fortemente il Terzo Settore, poichè avrebbe drenato importantissime risorse per quegli enti che, spesso, assolvono anche ad una funzione educativa sussidiaria rispetto alla scuola. Per questi motivi, sarebbe utile pensare uno strumento di finanziamento ad hoc, dedicato esclusivamente alle esigenze della scuola e degli studenti italiani, come già avviene per l’8 per mille alle confessioni religiose e per il 2 per mille a favore dei partiti politici.