
Si è svolto sabato 28 maggio a Napoli, presso l’ITC Enrico Caruso, l’evento conclusivo del Progetto “La Classe non è Acqua – Azioni di prevenzione e Contrasto della Dispersione Scolastica”, finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e realizzato dal MODAVI ONLUS.
L’incontro ha visto l’introduzione di Elisa Onorati, coordinatrice progettuale MODAVI ONLUS, che ha ringraziato per il loro impegno tutti gli studenti, i professori, i dirigenti scolastici, gli operatori e volontari del progetto che, con impegno e dedizione, hanno realizzato le attività progettuali. A seguire, sono intervenuti: Vittorio Delle Donne (dirigente dell’ITC Caruso), Maria Salvi (docente dell’ITC Caruso), Rachele Di Paolo (docente dell’ITIS Volta), Luisa Merone (Presidente della commissione per le Pari Opportunità del Comune di Sant’Anastasia), Cristina Chiappara (esperta psicologa della Casa Circondariale di Poggioreale), Sabina Garofalo (Psicologa e Psicoterapeuta del progetto) e Alessandro Sansoni, (Presidente Federazione provinciale di Napoli e Vice-presidente Nazionale MODAVI ONLUS).
Il Progetto, rivolto agli studenti di otto Istituti Scolastici del Comune di Napoli, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, ha avuto come obiettivo quello che di arginare l’esclusione sociale dei giovani a rischio di abbandono, attraverso una strategia tesa a fornire gli strumenti per l’individuazione, il recupero e la valorizzazione delle motivazioni volte ad affrontare un percorso scolastico orientato e orientante. A tal fine sono stati realizzati laboratori di peer-education, e incontri con le famiglie degli studenti coinvolti nel progetto. Inoltre, in ogni Istituto scolastico coinvolto nel progetto, è stato attivato uno Sportello di supporto gratuito rivolto agli studenti in difficoltà, al personale non docente (ATA) e ai genitori, con l’intento di recepire gli elementi di cambiamento, crescita e criticità che caratterizzano alcune fasi della vita dei ragazzi, allo scopo di favorire opportune strategie di comunicazione e mediazione tramite interventi adeguati, tesi ad evitare la dispersione scolastica e favorire il successo formativo.
Questo perché, in Italia, secondo i dati dell’ISTAT, il 18,2% degli studenti abbandona prematuramente gli studi senza conseguire il diploma. Percentuale che sale al 21,2% nel Sud Italia, supera il 22% in Campania e raggiunge picchi di oltre il 23% nella città di Napoli.
A “La Classe non è Acqua” va il merito di essere riuscito a coinvolgere 3.150 studenti tra i 14 e i 20 anni, che hanno preso parte alle attività partecipando attivamente ai laboratori e ad una indagine sui fattori di rischio a livello psico-sociale che espongono gli studenti all’interruzione del percorso scolastico. Mentre 150 sono stati i docenti che hanno coadiuvato le attività e supportato i laboratori pratici finalizzati alla creazione di un clima di benessere all’interno della classe, il quale risulta essere un fattore di protezione rispetto al rischio di dispersione scolastica.